La Storia e il Mito del Vino: Un Dono di Dionisio

Il vino ha sempre fatto parte della storia dell’uomo. Menzionato nella Bibbia, protagonista di miracoli, presente nei racconti mitologici e oggetto di scambi commerciali tra Oriente e Occidente, il vino rappresenta un ponte tra cultura e civiltà. È espressione di umana passione, sia per chi lo produce, sia per chi desidera conoscerlo. Riflette le caratteristiche del territorio in cui la vite cresce e ha la straordinaria capacità di liberare la mente, offrendo quella leggerezza che spesso dimentichiamo di possedere. Come recita un proverbio latino, “in vino veritas”, nel vino risiede la verità del cuore.

Prima dei Latini, fu la mitologia greca a raccontarci le origini della vite e del vino

Ampelografia, la scienza che studia, identifica e classifica  le varietà dei vitigni, deve il suo nome ad Ampelo, un giovane bello e aitante, primo grande amore di Dionisio, dio delle vite, del vino e del delirio mistico. Dionisio era estremamente geloso di Ampelo e viveva nell’ossessione che qualcosa di spiacevole potesse accadergli. Un sogno premonitore rafforzò queste paure: un drago cornuto che scaraventava un capriolo su un altare di pietra, lasciandolo esangue.

Dionisio, interpretò questo sogno come un segno del destino, temendo che il suo amato fosse in pericolo. Fece di tutto per proteggere Ampelo, mettendolo in guardia soprattutto dalle corna di un toro. Tuttavia, Ampelo, come tutti i giovani, era curioso e intraprendente, e con gli animali aveva particolare dimestichezza. Un giorno, durante una passeggiata nella lussureggiante natura, incontrò un possente toro. Affascinato, si avvicinò e decise di cavalcarlo. Il toro, infastidito dall’esuberanza di Ampelo, lo disarcionò e lo incornò, causandone la morte.

Nel mentre Dionisio lo stava cercando e, quando lo trovò, capì che oramai non c’era più niente da fare. Il suo dolore fu sconfinato, poiché sapeva bene che essendo immortale non poteva raggiungere Ampelo nell’Ade . Eruppe cosi in un pianto disperato, le sue lacrime, riversandosi sul corpo di Ampelo, trasformarono lentamente il suo corpo in una vite, mentre il sangue di Ampelo si mutò in un liquido scuro e profumato: il vino.

Così, il vino di Dionisio è soprattutto un dono prezioso, simbolo di vita, capace di sconfiggere dolore e morte. Una celebrazione della rinascita e della bellezza della natura.

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