Come fare una degustazione a casa

Come fare una degustazione a casa propria: i consigli dell’esperta

Rassegna dei vini Cantalici Chianti Classico, rosato, bianco e rosso IGT

Di solito, le degustazioni vengono tenute dai sommelier. La parola sommelier deriva dal francese: SOMME (bestia da soma) + LIER (legare). In passato, infatti, le botti venivano legate sulle bestie da soma per trasportare il vino. Le persone che trasportavano il vino hanno iniziato a interessarsene di vino e a diventare esperti e sono stati chiamati “sommelier”.

Solitamente ospitiamo i nostri ospiti nella nostra azienda agricola a Gaiole in Chianti, ma oggi proviamo a darvi qualche consiglio semplice per fare una degustazione di vino a casa vostra, con un approccio consapevole e sano al bere bene.

Il vino da sempre avvicina le persone e crea momenti di socievolezza e convivialità e può creare un momento intimo per divertirsi, prendersi un tempo solo per noi e concentrarsi su qualcosa di diverso dal solito. Le conoscenze del vino sono cresciute nel tempo e il pubblico è diventato sempre più grande, includendo uomini e donne, di tutte le fasce d’età intorno a questa grande passione.

In quale ordine bere i vini in una degustazione in casa?

Il primo consiglio riguarda la scelta del vino: se volete degustare più etichette fate in modo che siano bene abbinabili tra loro come gusto, e partite sempre dal vino più delicato fino a quello più corposo. In questo modo il vostro palato riuscirà a “sentire” la differenza tra i vari gusti, abituandosi piano piano.
Quindi, per fare un esempio: partite sempre dai bianchi per poi passare ai rosati, poi ai rossi giovani e, solo alla fine, ai rossi riserva

Quanti vini assaggiare, i bicchieri più adatti e la temperatura

Il consiglio è di assaggiate al massimo 3 / 4 vini, per evitare che i sentori vadano a confondersi.

Usualmente il vino “assaggiato” va sputato e non bevuto. Ma visto che siete già a casa e non dovete guidare, ad esempio, potreste anche bere il vino… sarebbe un peccato sprecarlo!

Dopo la scelta del vino si passa alla scelta del bicchiere.
Il bicchiere è una parte molto importante di una degustazione di vino. Assolutamente vietati sono i bicchieri di plastica o i classici bicchieri da acqua: quello che ci vuole è un calice. Infatti, il calice ampio e largo dà la possibilità al vino di ossigenarsi e tirare fuori più profumo e sapore.

Poi, si passa alla temperatura di servizio, altra componente assai importante.
Ricordate che per i vini bianchi e rosati la temperatura giusta deve essere bassa, ma non troppo bassa, perché portarli a temperature di 2°C, ad esempio, significa azzerare tutti i sentori olfattivi e gustativi (infatti anche un vino cattivo diventa accettabile se è freddissimo!).
 

Di seguito qualche indicazione più precisa sulle temperature a cui servire il vino per tipologia:

Vini bianchi giovani: tra 8 e 10°C
Vini bianchi strutturati (con affinamento in legno): 10-12°C
Vini rosati: 12-14°c , così avrete la freschezza mantenendo i sentori marcati
Vini rossi giovani: 14-16°C per esaltare le note floreali e fruttate
Vini rossi: strutturati mediamente 16-18°C; molto strutturati 18-20°C

Tutte queste temperature sono indicative e possono variare in base al vino.

Degustare un vino usando i tre sensi

Ora giungiamo ai sensi: tre in particolare sono quelli legati alla degustazione del vino...
 

Prima di tutto la vista

Osserviamo il nostro vino cercando di capire le tonalità di colore. È più facile se si mette il bicchiere su di una tovaglia bianca, in modo da semplificarne l’analisi. Per i vini corposi mettendo il calice contro luce si può verificare anche la presenza degli “archetti”. Ovvero le “lacrime” che si formano sulla parete del bicchiere, e la cui presenza e persistenza ci danno l’idea di quanto il vino sia più o meno invecchiato e più o meno alcolico.

Poi l’odore

Il profumo del vino ci aiuta a raccogliere informazioni sull’area geografica, sul territorio e sul tipo di legno usato per l’affinamento in botte.

Infine, il sapore

Dopo aver annusato il vino, finalmente passiamo ad assaggiarlo.
Potrà essere fresco, acidulo, un po’ aspro, astringente, secco, pastoso, corposo, morbido e avere più o meno persistenza in bocca. Potrete sentire note floreali, fruttate, legnose.

 

Sarà interessante appuntare le vostre note su un foglio per poi condividerle con i vostri amici e scambiarsi reciprocamente le vostre sensazioni!
Buon divertimento!

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"PSR 2014-2020 - Misura 4.1.3 PID 2019. Partecipazione alla progettazione integrata da parte delle aziende agricole."
Trasformazione/commercializzazione dei prodotti agricoli: Fabbricati per la conservazione/immagazzinamento dei prodotti agricoli primari e/o trasformati (Fabbricati ed opere murarie). Rifacimento manto di copertura del fabbricato posto nel Comune di Gaiole in Chianti Foglio 34, part. 122 subalterno 8, per una superficie pari a MQ 1922
(porzione evidenziata in progetto)
Investimento realizzato con il finanziamento FEASR - CUP ARTEA: 1014205 - CUP cipe: D52H22000190007
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